Marco Cirino – Tristezza
Era una di quelle cose che non avevo pensato… e che non potrò mai realizzare, come tutte le altre del resto.
Era una di quelle cose che non avevo pensato… e che non potrò mai realizzare, come tutte le altre del resto.
Spesso il sorriso è frutto della finzione.
Un lento idillio di stelle e luci a far da cornice ad una notte tempestata di desolazione.La cara sensazione di solitudine, accompagnata da quel vago sapore di alcool.Anestetizzata la mente, è l’anima ad urlare ciò che il cuore cela. Ricolmo di amore dal retrogusto di rabbia…La verità è una. Ognuno di noi è solo un guscio che protegge le stesse cose: fragilità, paure e sofferenze.
Se ti ostini a cercare qualcosa, corri il rischio di trovarla. Non sai mai cosa ti manca, finché non fa troppo male.
E non pensare che d’inverno il giardino perda il suo incanto. Sembra addormentato, ma lì sotto le radici sono in tumulto.
Ed è così, come sei venuto te ne sei andato… ed ora… nel mio cuore rimane solo un gran vuoto.Una ferita che non guarirà mai, perché quello che più mi manca sei tu e questo mi pesa tantissimo. Questa lontananza finirà con l’uccidermi.Solo tu mi puoi salvare.
Il mio mondo aveva gli occhi scuri di un uomo… poi i un giorno il mio mondo, si spostò per farmi cadere nel vuoto che nessuno avrebbe mai attutito. Ed io capii che se avessi visto chiaramente che quegli occhi neri potevano farmi cadere non avrei scelto mai di farne il mio mondo!