Avere una donna al proprio fianco per una parte di uomini non è che puro divertimento o forse esibizionismo. Per me non è altro che pura poesia, due anime che si confrontano e cercano di dare il meglio l’una per l’altra, allontanandosi insieme per brevi momenti dal mondo astratto e cattivo in cui viviamo in questi anni. È come un’illuminazione, è per questo che è estremamente banale definirlo un divertimento.
Alzare le mani contro una donna, è come alzarle contro la vita. (Cosa indegna)
Poveracci quelli che vogliono sfuggire alle ire di una donna. Non sanno che quando una donna si incazza, l’unica via di fuga è quella tra le piastrelle.
Il gioco delle parti fa scambiare i ruoli: oggi, l’uomo è succube del volere femminile; la donna detta, impone, ma alla fine, se non “dispone” rimane sola!
Un uomo lo si riconosce quando mantiene una promessa, una donna quando la disattende.
Aveva un cuore capace di contenere il mondo intero, ma alla fine dovette accontentarsi di una caverna.
Sono una di quelle donne che non invade lo spazio altrui, una di quelle che stanno dentro al suo di spazio. Di quelle che al massimo ti accostano la porta lasciandoti la possibilità di scegliere se varcare o no quella soglia. Non chiedono mai quelle come me, ma dal momento in cui scegli di varcare quella porta fallo con la consapevolezza che stai avvicinandoti a qualcuno che è sincero. Perché se malgrado sei stato libero di scegliere mi ferisci non avrò pietà per te come tu non ne hai avuta per me mentre giocavi!