Marguerite Yourcenar – Stati d’Animo
Ogni piacere si arricchisce del ricordo di piaceri trascorsi.
Ogni piacere si arricchisce del ricordo di piaceri trascorsi.
Guida i miei passi verso l’infinito: è lì che nasce il tramonto!
Puoi dormire sonni tranquilli e svegliarti senza angosce quando la tua coscienza è pulita e non vivi solo per te stesso.
Lancio un pensiero dentro un lago che mi restituisce indietro le increspature di un piacevole ricordo. E prende forma su quella superficie acquosa il riflesso di una nuova dimensione dove galleggiano tutte le emozioni del mondo. Guardo l’orologio senza lancette che penzola dal mio polso, lo lascio cadere e mi tuffo per ritrovare il tempo perduto.
Il dolore che provo per la tua assenza è così forte che mi dispiace anche per l’universo che rischia di annegare a causa dei miei occhi…
Ma sapete una cosa? Il problema sono io. La colpa è mia, mia e basta. Sono io a credere determinate cose, io a cambiar umore per ogni piccolo dettaglio. A volte anche assurdi. Se le persone mi parlano in un certo modo, più affettuoso, io ci credo. Se si distaccano, se son più freddi, lo stesso. Per colpa mia. Se mi si viene data qualche attenzione in più, più di un abbraccio dalla stessa persona, più di un bacio sulla fronte, sui capelli, se passa per la radio più di una volta la stessa canzone, lui la canta guardandomi, io ci credo. Credo ai dettagli. Io mi affeziono. Io inizio a pensare a quei piccoli gesti, di mattina, di pomeriggio, di sera. La colpa è soltanto mia, ci casco. La colpa è mia che so di affezionarmi subito alle persone, nonostante sappia già di sbatterci la testa. Nonostante sappia di farmi male. Nonostante tutto.
Ci sono volte in cui la solitudine ci mette in pace con il mondo.