Maria Caterina Vicino – Abbandonare
Non ammetto, anche se a volte è solo disperazione: le mamme che abbandonano i neonati… è doloroso leggere sui giornali, di bimbi abbandonati nei cassoni dei rifiuti, come inutile ingombro…
Non ammetto, anche se a volte è solo disperazione: le mamme che abbandonano i neonati… è doloroso leggere sui giornali, di bimbi abbandonati nei cassoni dei rifiuti, come inutile ingombro…
Chi non resta nella mia vita è perché non ha saputo meritare la mia fiducia.
Quando non c’è un interesse reale, no si può niente!
Toglimi l’istinto che non ti appartiene, lascia libere le mie mani di afferrare il tuo ricordo che è in me, togli il tuo pensiero da occhi che non ti appartengono, da occhi che non sanno più piangere e più desiderare, da occhi aridi di ogni orizzonte che non sia il tuo viso.Mi sveglio sudata, il lenzuolo sul viso, il lenzuolo che conserva il tuo profumo, profumo di un amore bruciato da notti passate a sognare.
C’era la luna quella notte, ma quando tu te ne andasti si nascose umiliata dietro una nuvola!
Mi chiedo se tutto questo ha un senso, mi chiedo perché non sono riusciuto a capire cosa volevi da me, mi chiedo perché non hai capito cosa io volevo da te, mi chiedo perché due persone innamorate come noi non sono riusciute a trovare l’intesa giusta per vivere una bella storia d’amore, mi chiedo perché è finito tutto così, mi chiedo… mi chiedo tante cose, ma non trovo le risposte a tutte le mie domande.Cosa volevo io? Stare con te, amarti, rispettarti, aiutarti, darti quello che nessuno ti avrebbe mai dato ma per te sono state più importanti altre cose, altre persone. Sei stata in questi anni il mio angelo custode, hai riempito le mie giornate con le tue telefonate con le tue parole dolci, la sera mi addormentavo pensando a te e la mattina mi svegliavo con te nei miei pensieri… mi chiedo perché tutto questo non possa ritornare… certe volte penso che sia meglio morire che continuare a vivere con questo dolore che ti accompagna per il resto dei tuoi giorni.
E poi arriva quel momento in cui decidi di eclissarti per un po’.