Maria Caterina Vicino – Abbandonare
Mi abbandono ai sogni ad occhi aperti, quando ho brutti momenti…
Mi abbandono ai sogni ad occhi aperti, quando ho brutti momenti…
Se avessi saputo che sarebbe stata l’ultima volta avrei fatto sì che lo fosse stata la precedente, o magari la prima, o forse non avrei neanche iniziato.
Sul lavoro spesso c’è chi commette abusi, quelli sessuali sono riprorevoli, ma la sottomissione dell’essere è la più ignobile.
Ogni anziano che muore è come se prendesse fiamme una biblioteca.
È triste il pensiero di non averti più accanto…
Una spina ha trovato sede fra i veli dell’anima. Foto riaffiorano e tu piccolo ago ricordi che sei ancora lì e il proprietario non ti ha ancora tolto. Mi chiedo come mai tu sia giunto tanto nel profondo per poi sparire. Un errore semplice o grande ha al capacità di creare una ferita che pian piano diventa sempre più profonda, in superficie una scheggia che in realtà è una lamina che pone quesiti a me ignoti che procuran solo disorientamento.Mi chiedo se forse un giorno verrai a riprenderti la spina persa dolce rosa rossa?Forse non lo farai mai, e allora mi chiedo perché tu sei riuscito così nel profondo per poi uscire con un balzo come una pantera?Forse ora non dovrebbe importarmi, perché siam risbocciati insieme a delle stelle alpine, eppure il mio animo non mente mai. Qualcosa d’incocluso la tormenta. Risponderai, alla mia velata richiesta non so.
Quando qualcuno si allontana da te renditi conto di una cosa: non per tutti allontanamento…