Maria Pina Ciancio – Abitudine
L’abitudine è il vizio del non movimento.
L’abitudine è il vizio del non movimento.
La gente è fortunata. Le piace tutto: coni gelati, concerti rock, cantare, ballare, odio, amore, masturbazione, panini col wurstel, balli folk, Gesù Cristo, i pattini a rotelle, lo spiritualismo, il capitalismo, il comunismo, la circoncisione, i fumetti, Bob Hope, lo sci, la pesca, l’omicidio, il bowling, i dibattiti. Tutto. Non hanno molto, perché non si aspettano molto. Ma sono una grande banda.
È l’assenza a distoglierci lo sguardo…
Per tutta la vita o per un solo mese o un solo giorno, l’abitudine di te sparirà come fosse stata solo tenue foschia.Nel frattempo aspetto.
I costumi e le convinzioni cambiano; la gente rispettabile è l’ultima a saperlo, o ad ammettere il cambiamento; alcuni si potrebbero offendere specchiandosi nello specchio dell’arte.
L’abitudine è quella cosa che non manca mai durante la giornata, di darci o meno…
I giorni si susseguono, si alternano, si inseguono, sembrano, tutti eguali, ma di diverso vi è il colore (dell’alba e del tramonto).