Maria Romano – Tristezza
La cosa più brutta al mondo non è vivere la sofferenza ma vederla negli occhi di altri… e non poter far nulla.
La cosa più brutta al mondo non è vivere la sofferenza ma vederla negli occhi di altri… e non poter far nulla.
E stasera ho particolarmente nostalgia di te. Guardo il cellulare per vedere se mi arrivano tue notizie, ma tutto tace. Sono tentata a farti uno squillo o a mandarti un messaggio, ma so che non vorresti e allora soffro in silenzio, tentando di far tacere il cuore che urla più di quanto si possa immaginare.
È vero, la vita è piena di sofferenze, ma dobbiamo imparare a sorridere anche in quei momenti, perché in qualche modo ci fanno maturare, è brutto ammetterlo, ma maturiamo grazie alle sofferenze. Quando soffriamo pensiamo “La vita è solo sofferenza, che schifo la vita”, ma lo pensiamo anche quando siamo felici? No! Non lo pensiamo, quando siamo felici pensiamo a quanto sia bella la vita, a come vorremmo viverne ogni attimo, ma poi arriva una nuova sofferenza che fa cadere quel castello costruito con così tanta fatica. Ricomincia il ciclo, ma dobbiamo sorridere, perché le sofferenze ci fanno capire chi siamo, chi saremo da adulti, ci insegnano a conoscerci meglio e a riconoscere le persone che potrebbero farci soffrire, ci danno il modo di dimostrare la nostra forza, il nostro modo di reagire di fronte alle difficoltà, ci mostrano come ci rialziamo dopo una caduta e ci educano a patire sempre meno dolore, anche con cadute più gravi. Quante cose che ci insegnano anche le cose brutte, te lo saresti mai aspettato?
Volere è potere: io ho voluto, ma non ho potuto.
Spesso i miei pensieri volano come un’aquila libera, lasciando poi i sogni nelle mani di questa terribile realtà.
Pura illusione pensare di conoscere le persone in qualsiasi circostanza. Nella fatica e nella sofferenza, solo allora è possibile. E saranno sorprese.
La solitudine è brutta. Ma aver deciso di essere soli è ancora più brutto.