Maria Suppa – Cielo
Nasce la notte quando il giorno è già morto da un pezzo.
Nasce la notte quando il giorno è già morto da un pezzo.
Quelle stelle al cielo incollate, in quelle notti d’estate non erano poste dal caso per mostrare, più chiara la strada ma per illuminare la nostra smisurata, pochezza sotto l’immensa bellezza di quel cielo, discosto infinito, oscurato da miliardi di stelle solcato.
Come lo sventolar di bandiera, i nostri lenzuoli bianchi si arrendono all’imbrunir dell’azzurro…
Il cielo si apre a nuove situazioni, disperdendo nuvole di zucchero, orizzonti lontani per speranze a portata di mano, spesso spazzate via dal vento, imprevedibile e dannatamente ingiusto.
Se non volgi il tuo sguardo al cielo non vedrai mai una stella cadente.
A volte, anche nelle più belle giornate di sole, ti può piombare addosso un fulmine a ciel sereno, mentre puoi vedere un raggio di sole e di speranza anche nelle peggiori giornate di pioggia e di vento.
Il cuore, un lavoratore a tempo determinato.