Maria Suppa – Silenzio
I silenzi, quelli immensi, sono come tuoni assordanti.
I silenzi, quelli immensi, sono come tuoni assordanti.
Le parole non servono più quando ne hai usate così tante e chi pensavi ti avesse capito, ti ha deluso. Ora ho solo questi silenzi per parlarti.
Io ho l’abitudine di tacere quando ho troppe cose da dire e troppe nel cuore.
Dona il tuo silenzio a chi vuoi bene e a chi rispetti. È il miglior dono che tu possa fare, per lasciare sempre libera la porta del tuo cuore.
Sarebbe tutto più semplice se scrivessimo di più e parlassimo meno.
Il silenzio viene apprezzato solo dai sognatori, ci aiuta a guardare il mondo che è intorno a noi per non farci dimenticare di soffermarci, almeno per un po’, sul mondo dentro di noi che e sa dare ancora tanto amore. Kant ha voluto che sulla sua tomba fosse indicata questa frase: “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” è evidente che per vedere la bellezza di un cielo pieno di stelle occorre il silenzio aprire gli occhi, ma se non si chiudono mai non si possiamo scoprire la legge morale dentro di noi, che nella concezione del filosofo è parte del mondo che ci appartiene, che è dentro in ciascuno di noi. E dico: silenzio!
Benedetto me che ancora riesco a restare in silenzio di fronte a certe cose, ma di cose da dire ne avrei!
Le parole non servono più quando ne hai usate così tante e chi pensavi ti avesse capito, ti ha deluso. Ora ho solo questi silenzi per parlarti.
Io ho l’abitudine di tacere quando ho troppe cose da dire e troppe nel cuore.
Dona il tuo silenzio a chi vuoi bene e a chi rispetti. È il miglior dono che tu possa fare, per lasciare sempre libera la porta del tuo cuore.
Sarebbe tutto più semplice se scrivessimo di più e parlassimo meno.
Il silenzio viene apprezzato solo dai sognatori, ci aiuta a guardare il mondo che è intorno a noi per non farci dimenticare di soffermarci, almeno per un po’, sul mondo dentro di noi che e sa dare ancora tanto amore. Kant ha voluto che sulla sua tomba fosse indicata questa frase: “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” è evidente che per vedere la bellezza di un cielo pieno di stelle occorre il silenzio aprire gli occhi, ma se non si chiudono mai non si possiamo scoprire la legge morale dentro di noi, che nella concezione del filosofo è parte del mondo che ci appartiene, che è dentro in ciascuno di noi. E dico: silenzio!
Benedetto me che ancora riesco a restare in silenzio di fronte a certe cose, ma di cose da dire ne avrei!
Le parole non servono più quando ne hai usate così tante e chi pensavi ti avesse capito, ti ha deluso. Ora ho solo questi silenzi per parlarti.
Io ho l’abitudine di tacere quando ho troppe cose da dire e troppe nel cuore.
Dona il tuo silenzio a chi vuoi bene e a chi rispetti. È il miglior dono che tu possa fare, per lasciare sempre libera la porta del tuo cuore.
Sarebbe tutto più semplice se scrivessimo di più e parlassimo meno.
Il silenzio viene apprezzato solo dai sognatori, ci aiuta a guardare il mondo che è intorno a noi per non farci dimenticare di soffermarci, almeno per un po’, sul mondo dentro di noi che e sa dare ancora tanto amore. Kant ha voluto che sulla sua tomba fosse indicata questa frase: “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” è evidente che per vedere la bellezza di un cielo pieno di stelle occorre il silenzio aprire gli occhi, ma se non si chiudono mai non si possiamo scoprire la legge morale dentro di noi, che nella concezione del filosofo è parte del mondo che ci appartiene, che è dentro in ciascuno di noi. E dico: silenzio!
Benedetto me che ancora riesco a restare in silenzio di fronte a certe cose, ma di cose da dire ne avrei!