Maria Viola – Tristezza
Mi arrabbio anch’io, resto delusa, provo amarezza e dolore, piango, mi ribello dentro di me, non credo che tutto mi sia dovuto ma spero che qualcosa mi sia concesso, e poi, e poi sorrido al mondo.
Mi arrabbio anch’io, resto delusa, provo amarezza e dolore, piango, mi ribello dentro di me, non credo che tutto mi sia dovuto ma spero che qualcosa mi sia concesso, e poi, e poi sorrido al mondo.
Stanco di prodigarsi per gli altri, di cercare solo il bene altrui; ferito da una persona che illuminava le sue giornate, nella quale non vedeva che il suo mondo… lei, che il solo pensarla gli ridava vita e lui che viveva solo per starle accanto. Stanco di essere abbandonato, si ritirò nella sua solitudine, perché nessuno gli chiedesse più il suo cuore.
E poi ti ritrovi lì, da sola, a piangere, senza sapere nemmeno perché!C’è quella tua forza addosso che ti dice – alzati e vai avanti! – ma appena ci provi ti ributti giù!Vorresti urlare! Ma l’urlo ti rimane lì! Bloccato in gola! Soffocandoti anche quell’ultima speranza rimasta!Cerchi un aiuto per risalirtene da quella fossa che tu stessa ti sei scavata! Buco fatto di odio, rabbia, rancore! Menzogne! Dove tu dicevi a te, a gli altri, che andava tutto bene! Quando invece non era chiaramente così!E giorno dopo giorno le menzogne salivano! E ti illudevi che andasse davvero tutto bene!Ma poi riaprivi gli occhi e allora capivi, capivi che non era cambiato nulla! Che le cose da li a poco potevano solo peggiorare!Finché un giorno… arriva lei, la persona che ti vuole aiutare! Che ti porge le sue candide mani per aiutarti a risalire!Ma tu non lo accetti il suo aiuto! E allora pensi… dopo molto tempo da quel giorno… “che stupida”.
Più passano i minuti, più passano le ore, più passano i giorni, più passano, passa il tempo, più tutto fa male, ma male davvero.
Dove vanno a finire le lacrime non piante, le parole non dette, i baci non dati, i desideri mai appagati? Forse, cadono nelle voragini del cuore, laddove sono sepolti i rimpianti e i sogni rimasti incompiuti. Là, dove i loro lievi lamenti produrranno echi senza fine.
Sarà per la prima volta che io chiuderò gli stessi occhi con cui ti guardavo e ti amavo per non vedere più i tuoi.
Io, non so perché sto vivendo ma so, il motivo per cui sto morendo…