Mariangela Lombardi – Tristezza
Cerco di chiudere gli occhi, di non pensarci, perché più ci penso e più fa male.
Cerco di chiudere gli occhi, di non pensarci, perché più ci penso e più fa male.
A cosa sto pensando? A nulla, se penso mi faccio male.
E Poi a certe situazioni ci si abitua per non soffrire.
A volte basta una parola, una singola parola e le tue certezze e i tuoi desideri crollano di colpo, come un castello di carte investito dal vento.
A differenza della giovinezza che sfugge la depressione rimane per sempre e invecchiando si piange di più.
Non lo so perché i momenti felici durano cosi poco e quelli tristi sembrano non finire mai, la cosa certa è che senza quelli tristi non potremmo mai apprezzare veramente appieno i pochi attimi di gioia concessaci.
Monterai la guardia a questa rupe del tuo dolore, ritto contro di essa, privato del sonno, senza piegare le membra, poiché non conosce pietà il cuore di Zeus: aspro è chiunque da poco tempo abbia assaggiato il potere.