Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Mi si deve far leva dentro, non pressione fuori.
Mi si deve far leva dentro, non pressione fuori.
Scappi da tutti, finché ti imbatti in te stesso, ed è solo allora che sai di non poter più fuggire ma andare avanti: la vita è appena iniziata.
Vivo una vita che spesso sento che non mi appartiene più. Una vita dove a stento mi riconosco. Nella mia stessa situazione e nel mio stesso stato d’animo credo ci siano milioni di persone. Persone schiacciate dalla morsa del “Di più non posso fare”! Perché questa vita ormai ci mette a terra e ci toglie anche la possibilità di percorrere una vita meritevole e che sentiamo nostra.
Tutti abbiamo bisogno di un abbraccio, tutti abbiamo bisogno di tenerezza, tutti abbiamo bisogno di dolcezza, tutti abbiamo bisogno di attenzioni, tutti abbiamo bisogno di compassione, tutti abbiamo bisogno di amore, tutti abbiamo bisogno di un abbraccio di luce, non importa se vero o ipocrita, l’abbraccio in quel momento che lo ricevi è dono, un dono del Signore, per il resto, il Signore vede e provvede a sanare i cuori.
Odio l’ambiguità della vita. Quante cose se le guardi da un lato dici “per fortuna” e se le guardi dall’altro dici “purtroppo”?
E si sente fuori posto lei, spesso e volentieri. Sensazioni inspiegabili che la colgono improvvisamente appena sfila le cuffie e si ferma ad ascoltare il mondo. Stomaco chiuso, smarrimento. Dov’è e perché. Smarrita. Chiusa. Desidera amore ma non lo elemosina. Mai. Si abbraccia la pancia e si sente un po’ più al sicuro nelle sue stesse braccia; perché chi è al sicuro con se stesso, è ad un passo dalla più bella storia d’amore.
Vivo per quel briciolo di follia colma di brillantezza intrinseca, imbevuta da una sana vena di sarcasmo, in modo da sbilanciare il pessimismo cronico, dall’ottimismo senza limiti, creando un conflitto d’interessi, che a volte mi porterà verso il lato positivo e altre verso quello negativo, ma che non si fermerà mai nel mezzo, non sarò mai neutro. Il mezzo, è solo per chi s’accontenta.