Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Ho dentro uno schiaffo brandito in aria che devo star lì non ad essere colpita, ma ad avere terrore della mano alzata.
Ho dentro uno schiaffo brandito in aria che devo star lì non ad essere colpita, ma ad avere terrore della mano alzata.
Tanti criticano l’ansia ritenendola propria nemica. Al contrario ella mi sta sempre vicina, accompagnandomi in ogni difficoltà della vita. Non posso che considerarla quindi mia migliore amica…
Occhi negli occhi…E il tempo si è fermato.
Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.
Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni. La realtà è che tu puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un’anima dilaniata, puoi descrivere l’euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita, puoi delineare i contorni dell’affetto, ma non tratteggiare i limiti dell’amore, puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena, puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Sei così offuscata dalla rabbia che non vedi la mia sofferenza. Sono così offuscata dalla rabbia che non vedo la tua sofferenza.
Tanti criticano l’ansia ritenendola propria nemica. Al contrario ella mi sta sempre vicina, accompagnandomi in ogni difficoltà della vita. Non posso che considerarla quindi mia migliore amica…
Occhi negli occhi…E il tempo si è fermato.
Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.
Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni. La realtà è che tu puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un’anima dilaniata, puoi descrivere l’euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita, puoi delineare i contorni dell’affetto, ma non tratteggiare i limiti dell’amore, puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena, puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Sei così offuscata dalla rabbia che non vedi la mia sofferenza. Sono così offuscata dalla rabbia che non vedo la tua sofferenza.
Tanti criticano l’ansia ritenendola propria nemica. Al contrario ella mi sta sempre vicina, accompagnandomi in ogni difficoltà della vita. Non posso che considerarla quindi mia migliore amica…
Occhi negli occhi…E il tempo si è fermato.
Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.
Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni. La realtà è che tu puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un’anima dilaniata, puoi descrivere l’euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita, puoi delineare i contorni dell’affetto, ma non tratteggiare i limiti dell’amore, puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena, puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Sei così offuscata dalla rabbia che non vedi la mia sofferenza. Sono così offuscata dalla rabbia che non vedo la tua sofferenza.