Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Il mio “no” è l’ottava nota di una scala appesa, posto un gradino prima del rifiuto degli altri.
Il mio “no” è l’ottava nota di una scala appesa, posto un gradino prima del rifiuto degli altri.
A volte c’è troppo silenzio per non sentirsi soli e troppe emozioni dentro il cuore da non poter condividere.
La delicatezza è una parte di me che sanno vedere solo coloro che mi trattano con sincerità, rispetto e correttezza. Gli altri come mi definiscono onestamente non mi interessa.
Io l’ho conosciuto un vero eroe. Guardava il mondo con la curiosità di un bambino, colorava i pensieri con la saggezza di un anziano, era capace di amare con l’istinto di un cane.
L’importanza di uno sguardo è dato dal fatto che puoi capire ciò che la bocca tace.
Ti creo quella sovrapposizione che, all’improvviso, si scolla, si allontana. Ti sembro vicina, ma devi patire la lontananza, come fosse resa, disfatta, misfatto. Incuto incisiva pena da scontare, ma non è crudeltà, è semplice autoafflizione, ché me ne sto tra i miei veli vedo-non vedo a nascondermi per paura e non a spiare, ché non irromperei mai in te come oggetto non desiderato, non desiderabile e mi è preferibile una presenza-assenza malcelata, ma introvabile se non su specifica richiesta alla quale piegarsi, con le mani giunte, in un “e così sia” al tuo volere.
Lascia che la luce del sole entri dentro di te e doni calore alla tua anima ferita, accogli nel cuore ciò che di bello la vita ti ha riservato e, forte dell’amore che sai di poter offrire, rialzati e torna ad affrontare il futuro, a testa alta e con il sorriso sulle labbra.