Marika Solfatti – Cielo
I suoi occhi erano dannatamente profondi. Più del cielo, del mare, del mio dolore messi assieme.
I suoi occhi erano dannatamente profondi. Più del cielo, del mare, del mio dolore messi assieme.
Guardo il cielo notturno come Virgilio poeta nelle ultime ore di vita ma a differenza del maestro antico non conosco le costellazioni, non distinguo il sagittario dallo scorpione, mi vergogno dell’ignoranza accumulata nel corso degli anni. Vedo solo innumerevoli stelle più luminose del solito.
Il cielo ci sovrasta e con i suoi umori ci influenza sempre verso il buonumore…
Il cielo non tace mai, ha molte cose da dire, lui attende solo il risveglio…
Vorrei questa notte una stella nel vasto cielo nero per guardare il mondo da lontano,…
Il cielo si fonde spesso col mare perché l’immenso è diviso soltanto dal nostro modo…
Volli incontrare un cuore. Mi dissero di farlo la notte tenendo per mano una stella.