Mario Bucci – Stati d’Animo
Il rancore è quel fastidioso formicolio che segue l’addormentarsi del cuore.
Il rancore è quel fastidioso formicolio che segue l’addormentarsi del cuore.
Col tempo, si guarisce da tutto. Dalle “volute” assenze, dalle delusioni, dalle mancanze, dai ricordi, dalle amarezze. Non si elimina, ma si accantona, si fa da parte. Ti accorgi che, quello da cui non sapevi staccarti, quello per cui avresti creduto di morire senza, non è più insormontabile, insostituibile. Indispensabile. Perché si sa, tutto passa, anche se niente si dimentica.
Si perde l’anima nel nulla e non danza al richiamo divino dell’amore. Lei si ferma, piange e si dispera. Lei danza solo nell’amore e si perde nel vuoto dell’indifferenza.
Dietro ogni caos si cela un imbrigliato ordine!
Anche il cuore dell’insensibile si ferma nell’istante in cui l’entità a lui affine gli tocca l’anima.
Lacrime amare, lacrime silenziose, scese durante una notte buia. Inutili lacrime che non risolveranno niente. Lacrime calde, che ti rigano il viso e ti rovinano il trucco. Lacrime trattenute da troppo. Lacrime che si portano via troppe cose, che volevi non finissero mai; ricordi, parole, speranze costruite in così tanto tempo e perse in troppo poco. Lacrime che ti prometti non scenderanno più per cose così futili, ma lacrime che si ripresenteranno ogni volta.
Non permettere a nessuno di renderti la vita triste e insensibile la gioia e la felicità dovrà essere sempre presente nel tuo cuore.