Mario Linguito – Morte
La morte è la condizione che Dio ci ha imposto per vivere.
La morte è la condizione che Dio ci ha imposto per vivere.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
L’assoluta impotenza dell’uomo di fronte alla morte lo rende maledettamente consapevole della sua effimera esistenza.
Noi diciamo che l’ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell’ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l’idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata…
Il mondo intero non è che una vasta prigione nella quale ogni giorno qualcuno viene estratto a sorte per essere giustiziato.
Quando morirò lascerò il mio corpo alla fantascienza.
Un morto cristiano è una tragedia…Un morto orientale è troppo lontano…Un morto islamico è un successo del nostro esercito…Un ricco morto è un andirivieni di eredità…Un povero morto è una triste storiella da raccontare al bar…Un giovane morto è vittima dell’alcool…Un adulto morto è vittima di un attentato…Un anziano morto è la prova che gli ospedali non funzionano…Un bambino morto è un’innocente…Un criminale morto, è un bene per la società…