Mark Twain – Paradiso & Inferno
Scelgo il paradiso per il clima e l’inferno per la compagnia.
Scelgo il paradiso per il clima e l’inferno per la compagnia.
Ho sentito molte persone parlare bene dell’aldilà: ci deve pur essere qualcosa di vero!
Mi parlano di inferno, come se io fossi inesperto o ingenuo. Ci sono soltanto inferni: la nostra libertà consiste unicamente nella possibilità di sceglierne uno e di restarvi sepolti, finché la cattiveria del prossimo o la nostra stanchezza non ci precipita in uno diverso, e il passaggio, il cambiamento ci pare una caduta, ed è invece un girarsi sull’altro fianco.
[…] Era tornato a casa come un figliol prodigo, traboccante di giubilo, aspettandosi di vedere tutti impazzire di gioia a causa del suo arrivo, e invece si era trovato di fronte a una gelida ripulsa, finendo in carcere. Le aspettative e i risultati differivano in misura così sconfinata che l’effetto era stato di completo stordimento; egli non riusciva a stabilire se la situazione fosse tragica o grottesca. Si sentiva come un uomo che, uscito beatamente all’aperto per godersi l’arcobaleno, fosse stato colpito dal fulmine.
Il miglior modo di stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro.
Donne: il diavolo che sa rendere l’inferno un paradiso.
Il prostrarsi ai piedi di certe persone è segno che si è arrivati all’ultimo gradino davanti allo spalancarsi delle porte per l’inferno.