Martha Rutkowsky – Stati d’Animo
Mi sentivo sicura di me, invece “me” si sente sicuro delle mie paure.
Mi sentivo sicura di me, invece “me” si sente sicuro delle mie paure.
L’ispirazione è sempre frutto di un’emozione.
Mi immergo nell’eterno viaggio. Mi riconosco destinato ad essere ricordo di fatti passati e ad essere vivo per ricordare; incerta questa vita scorre come un fiume, le foglie cadono, le piante vengon sradicate, non grava il peso eguali compiono il loro passaggio. Il timore non sfiora l’animo; trasportato dalla corrente mi dimeno per non accettare il destino infelice, troppo è stato lasciato incompiuto, ma la corrente è senz’animo e occhi, imperturbabile scorre, lasciando all’uomo solo i ricordi di cui, un tempo, si nutriva il cuore.
Alla ricerca di una soluzione ai pensieri che si fanno strada nella mente. Mi chiudo in un angolo cercando un rimedio a problemi creati da chi non ha rispetto per la dignità umana. Prego affinché la loro rovina arrivi prima della mia.
Anche quando ho delle nubi minacciose nella testa, c’è un sole immenso che splende nel mio cuore.
Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
I passi sono l’animo di chi procede, di chi cammina, di chi passeggia, di chi corre: è come fossero verità apparentemente nascoste, eppure si sentono, si percepiscono, si vedono.