Massimiliano Bertolini – Vita
È stato come un proiettile attraverso l’album della mia vita. Mi rimangono poche immagini chiare fra migliaia di pezzi da riunire. E realizzo quanti dettagli, fuori contesto, abbiano significati del tutto diversi.
È stato come un proiettile attraverso l’album della mia vita. Mi rimangono poche immagini chiare fra migliaia di pezzi da riunire. E realizzo quanti dettagli, fuori contesto, abbiano significati del tutto diversi.
Ci sono giorni in cui ti domandi: “ma sono io che non riesco a capire questo mondo, oppure è il mondo che non riesce a capire me?” È una logica molto semplice ma dannatamente complessa.
Tutte le buone azioni che compiamo oggi, molto probabilmente ci verranno restituite domani. Ma anche se cosi non sarà, non è mai sprecato tutto ciò che viene dato e fatto con il cuore.
Silenzio nella campagna, un cane abbaia lontano, un leggero fruscio fra i rami d’alberi solitari con le gemme pronte a schiudersi ai primi tepori di una precoce primavera. Silenzio dentro di me, sol un ronzio delle mie orecchie, un senso di pace, la vita che prosegue, uno sguardo al mio passato, non più pesante. La pace, solo quella pace che ti può dare la natura; poi un erotico moto mi pervade, antico, mi spoglio dei miei abiti, mi rotolo nudo sull’erba, e rido, grido, gioisco ed urlo che la vita è bella “nonostante”.
La vita è camminare su un filo: serve molto equilibrio per non cadere e braccia forti per afferrarti in qualunque momento.
L’essere mortale ha omesso l’idioma del silenzio, lasciando la via del cuore.
Non sono convinta che il tempoguarisca completamente le ferite…Si rimarginano, certo;Ma la cicatrice è indelebile ea volte fa più male vederla li,rispetto ad avvertire il doloredi quand’era ancora aperta…Un segno rimasto sulla pelle, un ricordo rimasto nella memoria…