Massimo Arienti – Morte
Libero dai pensieri, libero dagli averi mi trasformo in un essere che non possiede nulla e con spirito libero vado verso la meta oltre l’orizzonte.
Libero dai pensieri, libero dagli averi mi trasformo in un essere che non possiede nulla e con spirito libero vado verso la meta oltre l’orizzonte.
La morte di un genitore, un compagno o di un caro è davvero difficile da affrontare. Ciò che la maggior parte di noi non sa, finché accade, è che farà male per molto tempo.
Trascino stanca i miei passi lenti, mentre i ricordi invadono l’aria: ti rivedo madre, ti sento, ti odo; ma poi i ricordi svaniscono e torno sui miei passi, lentamente, stanca, senza ormai saper dove andare perché tu, faro della mia vita, ti sei spenta. E ancor oggi, nella mia strada buia e solitaria grido il tuo nome, Mamma.
La morte non può spegnere un’anima.
La più grande paura dell’uomo non è morire, ma essere dimenticato.
Prima a volte ci addormentavamo con una canna adesso invece c’è chi spera di farlo, e per sempre, alla canna del gas.
La morte è solo un’apparente uscita dalla vita. Si può considerare non più in vita. Colui che continuerà a vivere nei ricordi e nel cuore di coloro che lo hanno amato?