James Joyce – Matrimonio
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
I primi anni di matrimonio sono spesso burrascosi perché ancora non ci si conosce; quelli che seguono spesso lo sono ancora di più perché ci si conosce troppo.
Bisognerebbe sposare soltanto una donna bellissima, altrimenti non c’è speranza di disfarsene.
Quando si trova un coniuge ammazzato, la prima persona inquisita è l’altro coniuge: questo la dice lunga su quel che la gente pensa della famiglia.
A Hollywood ogni tanto si sposa anche gente di fuori, poiché in città è ormai difficile trovare persone con le quali non si sia stati ancora sposati.
Il matrimonio è un esperimento chimico nel quale due sostanze innocue possono, combinandosi, dare origine a un veleno.
L’amore sopporta tutto, crede a tutto, spera in tutto, resiste a tutto. L’amore non tradisce mai.
Le ragazze non sposano mai gli uomini con cui civettano. Pensano che non stia bene.
Quando avete un bambino, nel vostro matrimonio avviene un’esplosione.
Il vero svantaggio del matrimonio è che rende altruisti. E le persone altruiste sono insignificanti. Mancano di individualità.
È il crescere del senso morale nelle donne che fa del matrimonio un’istituzione così unilateralmente senza speranza.
È assolutamente scandaloso il numero di scapoli che si aggira in società. Dovrebbe essere approvata una legge che li obblighi a sposarsi entro dodici mesi.
Bisognerebbe essere sempre innamorati. Questa è la ragione per cui non bisognerebbe mai sposarsi.
Il concubinato, anche quello, è stato corrotto: dal matrimonio.
Sposati in fretta e pentiti con comodo.
Da parte mia, ho spesso notato che i cornuti sposano di preferenza le donne adultere.
Il matrimonio è un istituto meraviglioso, ma chi vorrebbe vivere in un istituto?