Gilbert Keith Chesterton – Matrimonio
La famiglia è il test della libertà, perché è l’unica cosa che l’uomo libero fa da sé e per sé.
La famiglia è il test della libertà, perché è l’unica cosa che l’uomo libero fa da sé e per sé.
Le ho chiesto di sposarmi, e lei ha detto no! E da allora viviamo felici e contenti.
Il matrimonio è un sole d’amore che brillerà sempre.
Si giunge all’idea del matrimonio sulle ali inebrianti dell’innamoramento. A questo segue il dovere della rappresentazione sociale: il vestito, la cerimonia, le bomboniere, il ricevimento, la casa, il viaggio di nozze. E così uno o due anni volano via, con gli anni vola anche l’innamoramento e allora subentra negli sposi l’idea di aver preso una fregatura.
Il matrimonio che fallisce, è sempre a causa della donna: l’amante o la suocera.
Il divorzio è un sistema per mezzo del quale se due persone commettono un errore una sola delle due deve pagare per questo.
Ho letto di recente che l’amore è tutta una questione di chimica. Deve essere per questo che mia moglie mi tratta come un rifiuto tossico.
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo facoltoso debba sentire il bisogno di prendere moglie. Per questo, appena un tale uomo appare all’orizzonte, tutte le famiglie del vicinato lo considerano proprietà legittima delle loro figlie in età da marito.
Bisogna scegliere per moglie solo una donna che, se fosse un uomo, si sceglierebbe per amico.
Spesso il matrimonio finisce subito dopo quel magico sì.
Libertà è tonno e cipolla sul piatto, niente tovaglia sul tavolo, una bottiglia di Prosecco ghiacciato, partita di calcio in tv, una stecca di sigarette ancora sigillata, posacenere pieno, indumenti sparsi per tutta la casa. E la moglie lontana.
Lei: “Perché la sposi?”Lui: “Così. Non lo so nemmeno io”Lei: “Quando ti sposi?”Lui: “In aprile. Dovremo lasciarci sai?Lei: “Me l’hai già detto”Lui: “Ma se poi avessi ancora voglia di te?”Lei: “Non so che farci”
Ci si può sposare per aver trovato la persona giusta o, perlomeno, perché si pensa di aver trovato la persona giusta; ma il più delle volte ci si sposa perché non si spera più di trovarla.
Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai.
C’è di certo una differenza fra il matrimonio e gli arresti domiciliari, e prima o poi, la individuerò.
Nessun uomo è felice, da sposato, se deve bere del gin peggiore di quello che era solito bere da scapolo.
Il matrimonio è l’unica favola che comincia con vissero felici e contenti e finisce con c’era una volta.