Maurizio Truini – Morte
Sfiderei la morte per vedere il domani nei tuoi occhi!
Sfiderei la morte per vedere il domani nei tuoi occhi!
Potranno dirmi che non ci sei più, che non mi parlerai e mi guarderai più, ma il tuo viso e la tua voce sono sempre vivi dentro di me. Passano i mesi e gli anni, ma ciò non cambia, io non ti dimentico.
Non è che ho paura di morire, solo che non voglio esserci quando accadrà.
Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la verità, tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l’uno contro l’altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.
La più crudele eredità della morte è che spesso lascia gli altri prigionieri della vita.
Un conto è morire, un conto è parlare di morte.
Non è la morte che fa paura, ma è la vita con le sue fiabe e i suoi dolori che ci usura.