Mauro Lanari – Solidarietà
Avvisate i laici figli della rivoluzione francese: la solidarietà non è fraternità, poiché non presuppone un genitore comune, alcun legame di sangue, nessun “primus inter pares”.
Avvisate i laici figli della rivoluzione francese: la solidarietà non è fraternità, poiché non presuppone un genitore comune, alcun legame di sangue, nessun “primus inter pares”.
C’è della follia in questo metodo.
L’Amore esige eternità. Addirittura retroattiva: non solo “per sempre” ma anche “da sempre”.
Dopo pulp e Tarantino, le scene di scalpo non fanno più scalpore.
Non incatenerò mai la mia anima a pregiudizi del tutto fuori luogo. Non giudicherò mai i passi di chi ha fatto le proprie scelte per le circostanze della vita, perché io da fuori riesco solo a guardare in parte a stenti ciò che vuole mostrare. Non lo farò, non giudicherò… chi conosce le proprie fatiche e difficoltà e non chiede niente a nessuno. Chi ha saputo reagire e affrontare i dispiaceri senza abbattersi e nasconde i propri dolori dietro una facciata scura d’apparenza. Non giudicherò chi ha fatto le sue scelte e ha deciso di non essere parte della mia vita. Chi, caduto nel fango della vergogna (con forza e coraggio), ci ha messo l’anima, il cuore e tutto se stesso per tirare avanti e rialzarsi. Non giudicherò, perché io non sono migliore di lui.
Va da Dio, ma Dio è morto.
Il ribaltamento dei ruoli tra carnefice e vittima, così frequente in tutta la storia, richiede dii azzerare i pregiudizi nonché adottare una certa flessibilità di pensiero se quello a cui si tiene poi sostanzialmente è sostenere la causa delle vittime.