Mauro Lanari – Tempi Moderni
Va da Dio, ma Dio è morto.
Va da Dio, ma Dio è morto.
Siamo uno stato senza governatore, senza un Papa. Siamo un popolo che ha bisogno ora di un ottimo presidente del consiglio, di un grande Papa, di un buon capo di Stato. Il primo ci deve dar sicurezza il secondo ci deve far tornar ad amare il terzo ci deve far tornare credibili dinnanzi a tutti.
Faccio scorrere il tempo afferrando i momenti.
Chi tocca i magistrati “sempre” perde, chi si fa toccare dalla “legge” “spesso” muore.
Questo mondo puzza troppo di falsità che nessuno sente.
La storia umana diventa sempre di più una gara tra la cultura e la catastrofe.
Quando si vedono volti giovani e belli nelle cronache che impietose raccontano la loro morte, e non se ne vede traccia tuttavia in quegli occhi azzurri, forse già visti in un passato dietro l’angolo, o vili aggressioni addirittura in luoghi sacri come i conventi, mi viene da pensare, forse stupidamente, che essi ci sono ancora in qualche modo, un po’ più ricchi di prima, spiritualmente, perché raccontare la violenza non dovrebbe mai essere cosa gratuita, e vivono ancora nei loro sorrisi e ancora ridono con i loro amici nelle ultime foglie gialle d’autunno.