Maximilian Robespierre – Stati d’Animo
Voglio essere povero per non essere infelice.
Voglio essere povero per non essere infelice.
Holly iniziò la giornata di venerdì alla grande, alzandosi presto. Ma per quanto si fosse coricata piena di ottimismo, eccitata dalle nuove prospettive, venne di nuovo colpita dalla dura realtà del calvario che ancora l’aspettava. Si era svegliata ancora una volta in un letto vuoto e in una casa silenziosa, ma aveva fatto un piccolo passo avanti: per la prima volta dopo più di un mese, non aveva avuto bisogno del trillo del telefono. Come ogni mattina, riabituò la mente al fatto che il sogno di lei e Gerry insieme, con il quale aveva giocato in quelle ultime dieci ore, era solo questo: un sogno.
E poi ti trovi a camminare alle due di notte immerso nei tuoi pensieri, sotto una pioggerellina costante, che bagnandoti teneramente il viso ti fa assaporare l’abbraccio dolce del cielo, sprigionando un lieve sorriso in questo mio cuore martoriato dai troppi se, dai troppi ma.
Non amando nessuno si è soli anche in mezzo alla gente.
Uso i colori per far entrare la luce dove la vita mi ha lasciato il buio.
Amo le prime luci dell’alba, quando tutto tace e respiro un po’ di me.
Vivo in un mondo fatto di rose per sopravvivere all’amaro della vita e alla sua realtà, vivo sospesa fra l’oltre e il presente, perché il domani so già cosa mi porterà. Vivo, respiro, mi aggrappo con forza cadendo ogni giorno in questo mondo che non va.