Maximilian Robespierre – Stati d’Animo
Voglio essere povero per non essere infelice.
Voglio essere povero per non essere infelice.
Il venditore di illusioni aveva tutto in saldo, ma non comprai nulla, avevo già gli armadi pieni.
Io non capisco se il vuoto è in me o se io sto nel vuoto.
Una cosa che non pensiamo quasi mai è che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, invece se ogni tanto ci pensassimo forse prenderemmo diversamente molte cose.
Quanto sia profondo l’abisso dell’ignoranza umana non l’ho ancora compreso ma la superficialità che lo appartiene mi spaventa ancor di più.
Le delusioni ti arrivano come macigni da chi non te lo aspetti, meglio dare il proprio cuore ad un estraneo che ad un parente, sia vicino che lontano.
Non mi vergogno di quello che sono, ma di quello che non sono, di quello che “avrei”, “sarei” e delle ipotesi condizionali e condizionate, indicativo presente di un passato remoto imperfetto. Analisi di un periodo in cui protasi ed apodosi difficilmente sono consequenziali, un ablativo assoluto che mi strangola gli slanci verso il futuro.