Vera Somerova – Medicina e salute
Con i soldi puoi permetterti l’assistenza dei migliori medici del mondo… ma mai potrai comprarti la salute.
Con i soldi puoi permetterti l’assistenza dei migliori medici del mondo… ma mai potrai comprarti la salute.
“L’ultima cosa che si decide quando si scrive un libro” osserva Pascal “è che cosa mettere all’inizio”. Così, dopo aver scritto, raccolto e ordinato queste strane storie, dopo aver scelto un titolo e due epigrafi, devo ora chiedermi che cosa ho fatto, e perché.
Tutto quello che senti sulla tua pelle è vero!
Cenni di pronto soccorso pratico: cosa faresti se ti trovassi di fronte a una persona riversa a terra mentre rantola in preda a una grave forma di sinestesia?
Se la ricerca sull’immortalità andasse a buon fine si presenterebbe alla scienza un nuovo, basilare, problema.Trovare un sistema efficace per uccidere.
I tuoi cento anni rubati dal cancro, un male che hai fermato con le tua lezione di vita.
Non sono riuscito a farti respirare, a farti vivere ancora un po, mentre il tuo cuore mi lasciava tra l’amarezza del mio pianto.
Il cancro e l’AIDS sono bestie educate: mangiano una ben misera razione di carne rispetto a quella che hai mangiato tu e non ti lasciano solo come tu tenti di fare con loro.
L’uomo malato ha la saggezza del vecchio e la speranza del giovane.
Dente: unità internazionale di misura del grado di cottura della pasta.
Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici.
Tutto quel che non si mangia, fa bene alla salute.
Una parola di consolazione è medicina per gli afflitti.
In fondo (ma non vorrei essere frainteso o accusato di snobbismo), essere un chirurgo di guerra è un gioco, come gli scacchi o il bridge, attività libere, non condizionate, senza secondi fini, che si praticano solo perché piacciono.
Descrivere il passato, comprendere il presente, prevedere il futuro: questo è il compito della medicina.
Senza la ricerca scientifica e senza la tecnologia d’avanguardia, un ospedale è ancora soltanto un lazzaretto!
L’epidemia globale di HIV/AIDS è una crisi senza precedenti che richiede risposte senza precedenti. In particolare ci richiama alla solidarietà – tra sani e malati, tra ricchi e poveri, ma soprattutto tra nazioni ricche e nazioni povere. Abbiamo già 30 milioni di orfani. Quanti ne servono ancora per svegliarci?