Megan Gandy – Abitudine
Sono legata al mio tutto, senza avere niente.
Sono legata al mio tutto, senza avere niente.
Se mettessi un limite alla mia vita, questa, sarebbe già finita.
Ho capito che molti, dagli sbagli, imparano solo una cosa: a farne di altri più grandi.
Non cercare posto nella mia vita, se poi devi essere assente. Le giustificazioni non saranno ammesse.
Nessuno torna mai chi era prima, ed è inutile quindi rimpiangere il passato o rinnegarlo. Non si cambia nel senso che vorremmo esprimere con questo termine, ma ci si evolve semmai nel bene o nel male, ma mai si torna come si era in uno stato precedente. Tuttavia ritengo che ogni giorno sia un buon giorno per migliorare, attingendo alle cose, alle persone, nuove esperienze, nuove emozioni da assimilare e fare nostre, come un bagaglio, una valigia che riempiamo solo delle cose utili che ci servono per proseguire il nostro viaggio. La bussola allora diventa il mezzo indispensabile per ritrovare la strada qualora ci si senta persi. Basta seguire il proprio cuore, il proprio sogno e non è mai tardi per riprendere il cammino che si era abbandonato per troppa distrazione, o per aver frainteso cuore e ragione, sensi chimici e percezione. Vado così avanti, imparo ogni giorno qualcosa che provo a trasmettere a chi vuol ascoltare. La mia bussola non mi dice dove sto andando, mi indica solo che la direzione è giusta, ed io la seguo, con fiducia, come una foglia segue il suo vento.
È credenza comune pensare che la felicità dipenda dal tempo libero.
La lunga abitudine del vivere non ci allena a morire.