Megan Gandy – Silenzio
Che strano il silenzio, spesso fa più male di mille brutte parole.
Che strano il silenzio, spesso fa più male di mille brutte parole.
E poi arriva il silenzio, quello inevitabile, quello conclusivo, il cerotto sopra il taglio a cui è chiesto di assorbire il siero dell’addio. È silenzio vero, quello che non ha più nulla da dire perché tutto è già stato detto, giocato e tradito. È il silenzio del tempo, quello che si prende la vita quando si è vista sprecare le occasioni di felicità che ha offerto. È il silenzio della lealtà che rimane muta davanti alla sua stessa mutilazione e con lo sguardo al cielo, attende il nuovo giorno. È il silenzio duro, quello che durerà per sempre perché non ha nulla da perdonare a chi non comprende di avere sbagliato. È silenzio acido, quello che corroderà ciò che è rimasto. È il silenzio dell’addio.
Un cuore che parla d’amore rompe il silenzio del dolore.
La gelosia è l’arma che ferisce gli altri e uccide chi la possiede.
Spesso le emozioni preferiscono albergare nei silenzi, piuttosto che nelle parole. Per questo bisogna saper ascoltare e non sentire.
Non chiederti il perché del mio tacere o del mio mancato lodare. Ricorda la maggior parte dei poeti ama in silenzio.
Non sempre si dà e si riceve, spesso si pretende solo.