Paola Melone – Silenzio
Ci sono occhi che parlano tutte le lingue del mondo e te ne accorgi, quando li incontri, perché rimani, in silenzio,ad ascoltare.
Ci sono occhi che parlano tutte le lingue del mondo e te ne accorgi, quando li incontri, perché rimani, in silenzio,ad ascoltare.
Non sempre occorre parlare per farsi capire. Anche i silenzi a volte sono pieni di parole, per chi sa ascoltare con la profondità dell’anima.
Un pensiero statico, immobile, ancorato ad inamovibili convinzioni dettate dalla certezza e dall’ostinazione, imputridisce come l’acqua quieta di uno stagno, fino a diventare un fossile; il pensiero nobile, quello che non si irrigidisce in ingranaggi arrugginiti dalla caparbietà, è movimento ed è la più sublime forma di dinamismo umano.
E poi arriva il silenzio, quello inevitabile, quello conclusivo, il cerotto sopra il taglio a cui è chiesto di assorbire il siero dell’addio. È silenzio vero, quello che non ha più nulla da dire perché tutto è già stato detto, giocato e tradito. È il silenzio del tempo, quello che si prende la vita quando si è vista sprecare le occasioni di felicità che ha offerto. È il silenzio della lealtà che rimane muta davanti alla sua stessa mutilazione e con lo sguardo al cielo, attende il nuovo giorno. È il silenzio duro, quello che durerà per sempre perché non ha nulla da perdonare a chi non comprende di avere sbagliato. È silenzio acido, quello che corroderà ciò che è rimasto. È il silenzio dell’addio.
Ci sono silenzi che fanno un rumore pazzesco, pieni di domande a cui non sai rispondere, carichi di tutto quello che non vuoi sapere. Ci sono silenzi che non vorresti mai ascoltare.
Nel silenzio si ode la voce del cuore, l’unica sincera, vera e occorre fare davvero silenzio mente, perché non interferisca con quanto di vero arriva ai nostri sentimenti.
Le parole più belle non sono quelle pronunciate con le labbra, ma sono quelle silenziose sussurrate con gli occhi.