Megan Zanin – Silenzio
Quello che vorrei non lo dico, non lo dico mai. Lo lascio lì, rinchiuso a chiave in un silenzio che mi urla dentro.
Quello che vorrei non lo dico, non lo dico mai. Lo lascio lì, rinchiuso a chiave in un silenzio che mi urla dentro.
Sai quando ti accorgi di essere forte? Quando non cadi in insulse provocazioni Quando tutto scivola e a prevalere è la tua educazione.
Il silenzio a volte è sinonimo di stanchezza, stanco di spiegare le cose a persone che non capiscono e non capiranno, mai.
La cosa più bella nella vita è imparare l’arte del silenzio. Non è un’offesa, due urla o avere l’ultima parola a renderti migliore. Chi è migliore lascia correre la stupidità su di un binario di cui non farà mai parte. Aspettando che quel treno deragli e quando accadrà sicuramente io sarò già lontanissima da loro.
Ho bisogno di occhi che s’incrociano e toccano, di mani che sfiorano, scrutano e pretendono, ho bisogno di carezze e schiaffi che graffino l’anima, ho bisogno di pelle e amore che mi fotta il cuore. Sono una donna, le parole non mi bastano più!
Solo chi ha il cuore aperto capisce anche i tuoi silenzi. Forse, sopratutto i tuoi silenzi.
Ascolto in silenzio il mio silenzio sfumature di colori indefiniti un’arcobaleno di ricordi e di realtà’ un’orologio gocciolante di tempo dove non esiste pace ma guerra tra i colori indefinito un viso forse il mio di come poteva essere e non è’ stato di come è e di come poteva essere vissuto forse anche i sogni ingialliscono o siamo noi che perdiamo gocce di vita.