Michael B. Feldman – Informatica
Il C++ sarebbe un linguaggio decente da insegnare se potessimo insegnare la parte ++ senza la parte C.
Il C++ sarebbe un linguaggio decente da insegnare se potessimo insegnare la parte ++ senza la parte C.
Il vero programmatore fa codici sorgenti da massimo 45 parole. Completamente automodificanti ed autoadattanti. Con massimo 45 parole può fare ogni sorta di programma.
Il computer non è in grado di trasmettervi il lato emozionale della questione. Può fornirvi la matematica, ma non le sopracciglia.
Fare programmi oggi è una corsa fra gli ingegneri del software che si sforzano di sviluppare programmi migliori e a prova di idiota, e l’universo che si sforza di produrre idioti sempre più grossi. Per ora l’universo sta vincendo.
Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
Un programma andato in loop non ha ottenuto l’eternità, gira solo a vuoto, e prima o poi il sistema collassa.
Intelligenza artificiale: dopo aver svolto innumerevoli compiti stupidi, i computer arrivano a conclusioni intelligenti; al contrario di molti loro utenti, intellettuali o lavoratori dell’intelletto, che dopo aver svolto innumerevoli compiti intelligenti, arrivano a conclusioni stupide.