Michel Eyquem de Montaigne – Morte
Ci turbiamo la vita con la preoccupazione della morte, e la morte con la preoccupazione della vita.
Ci turbiamo la vita con la preoccupazione della morte, e la morte con la preoccupazione della vita.
In fondo gli uomini riflettono in vita sulla morte, perché sanno di non potervi riflettere dopo.
Signore manda qualcuno, quando io me ne sarò andato, qualcuno che la faccia continuare a sorridere, qualcuno che le voglia bene, perché io da lassù nel vederla felice, sarò contento.
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
M’ostinai e asserii che la morte era la vera organizzatrice della vita.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
Vorrei volare verso l’infinito con le lacrime di dolore sul mio viso. La mia anima, che guarda dolcemente miei ricordi, vuole continuare a volare e a credere innalzando una nuova via. Ho vissuto e donato già tanto a questo mondo, alla fine non mi resta altro che andarmene, però prima ho scelto il colore della mia alba, del mio tramonto. Sarò più lontana di tanta sofferenza che mi soffoca l’anima.