Michela Zanarella – Poesia
La poesia è musica nelle tempie, una melodia che mi rende capace di sentire la vita.
La poesia è musica nelle tempie, una melodia che mi rende capace di sentire la vita.
Io sono il poeta di mille pene, e tu sei la mia condanna…
La poesia è inconscia di sé: l’uomo non la domina, né è dominato. Scorga dall’anima o soave ruscello o furioso torrente nel vedersi ritrarre matematicamente soffra e si lagni.
Insisti con la poesia solo se ne senti l’urgenza da dentro, altrimenti rischi di fare solo della bella prosa.
Se la poesia può servire a portare i pensieri fuori dalla prigione, per colloquiare con il vento della libertà… allora c’è speranza.
A mio parere il poeta dovrebbe esprimere l’emozione di tutte le età e il pensiero per suo conto.
Quando leggo poesie di poeti tristi che parlano di baci tristi sorrido e la vita diventa più sopportabile perchè mi accorgo che al mondo ci sono… “più stupidi di me”.