Michelangelo Da Pisa – Paura & Coraggio
Il vero coraggio risiede in chi, nel caos di una tempesta, riesce a cogliere tra le macerie il fiore dell’opportunità.
Il vero coraggio risiede in chi, nel caos di una tempesta, riesce a cogliere tra le macerie il fiore dell’opportunità.
Si ha paura di mille cose, dei dolori, dei giudizi, del proprio cuore, del risveglio, della solitudine, del freddo, della pazzia, della morte… specie di questa, della morte. Ma tutto ciò è maschera e travestimento.In realtà c’è una cosa sola della quale si ha paura: del lasciarsi cadere, del passo incerto, del breve passo sopra tutte le assicurazioni esistenti. E chi una volta sola si è donato, chi una volta sola si è affidato alla sorte, questi è libero. Egli non obbedisce più alla legge terrena, è caduto nella spazio universale e partecipa alla ridda delle stelle.
Sembro fragile ma non lo sono. La vita mi ha reso forte, coraggiosa competitiva. Ho tanti difetti ma forse l’unico che mi rende vulnerabile è la mia troppa “sensibilità”. Lo reputo un Difetto perché sa rendermi triste, malinconica. Ho imparato a conviverci, ma quando la vita mi pone davanti certe situazioni; mi anniento e divento ciò che non voglio essere fragile donna che piange anche per uno stupido abbraccio.
Anche la prudenza può essere una forma di coraggio. E magari a volte rinunciare può essere più coraggioso che azzardare.
Adoro i giochi di parole, anzi mi diverte l’idea che le parole giochino spensierate sui prati dell’animo, che ridano come bambine solleticate dalla mia penna.
Trovare la forza per rialzarsi, senza mai dimenticare l’odore marcio della terra. Osservare le ferite rimarginate come preziose lezioni. Assaporare le lacrime con il coraggio delle proprie miserie. Chi dimentica il dolore perde un’occasione per imparare la felicità.
Il tempo è scrittore di essenza, solvente per menzogne, dissolutore di maschere. In principio cela, poi svela, quindi rivela.