Michelangelo Da Pisa – Sogno
Non ho più spazio dentro di me per i sogni. Proverò a zipparli.
Non ho più spazio dentro di me per i sogni. Proverò a zipparli.
Per ogni italiano che critica un vietnamita che mangia il cane, c’è un indiano che critica il francese che mangia la mucca, un arabo che critica l’americano che mangia il maiale, un cinese che critica l’inglese che mangia la volpe, un delfino che critica lo squalo che mangia l’umano. C’è spazio per tutti su questo folle pianeta.
Sogno di un’ombra è l’uomo.
Ho assistito a gesti compiuti in nome dell’amore che non avrei commesso nemmeno in nome del più acerrimo disprezzo.
Ruggiti virtuali che malamente celano un incerto miagolare, leoni di plastica che millantano il regno di lussureggianti foreste, ma respirano miseria in una sudicia lettiera.
Le parole sono ritardatarie croniche; si presentano perfette, eleganti, sull’uscio della gola quando la festa è ormai finita.
Senza sogni l’anima muore.