Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Sono cosciente del fatto che bere faccia male, ma sono a un bivio, il mio animo o l’annaffio o l’annego.
Sono cosciente del fatto che bere faccia male, ma sono a un bivio, il mio animo o l’annaffio o l’annego.
Non sono pronta a sottostare a tutto per amore. Non sono pronta a tacere pur di non litigare. Non sono pronta a fingere di essere ciò che chi amo vorrebbe fossi, pur di restargli a fianco. Non sono pronta a perdere me stessa e ciò che sono per chi amo. E credo che non lo sarò mai.
Coerenza e ottusità sono due stati dai confini indefiniti. Chi ha il coraggio di mettere alla prova le proprie idee, contaminandole con quelle altrui, non ha timore di varcare alcuna frontiera. Costui si sentirà viaggiatore in qualsiasi terra.
Non “sopporto” i “mi manchi” i “ti amo” ma soprattutto i “ci sono”. Se una persona ti manca, corri da lei, il tempo lo trovi. Dirsi ti amo non basta, bisogna viversi. I “ci sono” devono essere presenze e non parole.
Se vivrai sempre di lacrime, non vedrai mai chi ti ama realmente.
Era un sabato sera di dicembre. Ero nella mia stanza e stavo bevendo molto più del solito. Mi accendevo una sigaretta dietro l’altra pensando alle ragazze, alla città, e agli anni che avevo davanti a me. Guardavo davanti a me e non mi piaceva quasi niente di quello che vedevo. Non ero un misantropo o un misogino ma mi piaceva star solo. Si stava bene seduti tutti soli in uno spazio ristretto a fumare e a bere. Avevo sempre fatto ottima compagnia a me stesso.
È a posto con sé stesso chi ha il coraggio e l’umiltà di ascoltarsi, di accettare i propri limiti, di conoscere i suoi bisogni e di esprimere la propria essenza.