Quando ti lasci dietro quella porta, la tentazione di lasciarla socchiusa è forte, quel desiderio di un ritorno travestito di masochismo e ingenuità, quello spiraglio di luce, così minuscolo, ti lacera i pensieri, li contorce e li umilia. Ho capito che quando ti volti a guardarla, devi trovare il coraggio di spingerla un po’ più in là, gettare la chiave nei solchi del passato e iniziare a camminare, senza paure, claudicante ma fiero, senza meta.
Il denaro partorisce immotivati bisogni, la sua assenza genera irrinunciabili desideri.
Nei matti c’è un po’ di lucidità e nei sani di mente un po’ di follia, che fa vedere la vita in maniera diversa dal consueto.
Ci sono domande mute che aspettano risposte. Ci sono silenzi assordanti che aspettano parole. Ci pensi… ti tormenti. È inutile… non ne esci fuori. Sono i silenzi dentro i rumori.
E mi nascondo in una canzone pur di non credere nella realtà…
Siamo noi il giudice di noi stessi, perché ci conosciamo perfettamente.
La fantasia proietta ciò che si immagina e si desidera, ed è quasi come viverle nella mente e, a volte, anche nel cuore.