Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Aveva lo sguardo unto d’afflizione, le tenebre dietro le palpebre, l’ira sotto le unghie. Solo la dignità gli dava una parvenza d’umanità, unico contrappeso ai morsi della vita.
Aveva lo sguardo unto d’afflizione, le tenebre dietro le palpebre, l’ira sotto le unghie. Solo la dignità gli dava una parvenza d’umanità, unico contrappeso ai morsi della vita.
Tutti, almeno una volta, dovrebbero avere il privilegio di osservare la Terra dalla Luna, per comprendere che i confini sono un artifizio geografico, linee contorte non partorite dalla natura, ma dall’inclinazione dell’uomo al male.
Guardo l’orizzonte, perché è come se cercassi di guardarmi dentro, in entrambi i casi trovo delle curvature che mi rendono impossibile farlo fino in fondo, il mistero della vita è forse proprio questo, non sapere ciò che può accadere domani e fare in modo che ogni volta sia qualcosa di meraviglioso.
La paura di esporsi è una gran fabbrica di rimpianti, il timore di apparire ridicoli ha spesso la meglio sulla probabilità di essere felici. Per questo preferisco collezionare lividi a una pelle priva di brividi.
E dietro alle rinunce troverai nuove conquiste. Dopo un abbandono, braccia più forti. Dietro un addio, un ciao dolcissimo. E dentro un germoglio, un fiore che guarderà in faccia il sole.
I porti non sono arrivi, ma carezze d’acqua nelle quali ci si prepara per nuove avventure in mare aperto.
Ora, io sono un uomo dai molti problemi e sono convinto di essermene creati parecchi da solo. Ad esempio con le donne, i cavalli e con dimostrazioni di ostilità verso dei gruppi di persone, e più grande era il gruppo, maggiore l’ostilità. Vengo definito un tipo negativo, triste, cupo. Di tanto in tanto mi torna in mente una donna che mi ha urlato: “sei cosi maledettamente negativo! La vita può essere bella!” Penso di si, sopratutto se si grida di meno.