Michelangelo Da Pisa – Uomini & Donne
Lei non era mia, io non ero suo. Ma l’amore era nostro. Amare senza appartenersi, vivere senza respirarsi.
Lei non era mia, io non ero suo. Ma l’amore era nostro. Amare senza appartenersi, vivere senza respirarsi.
Non sarebbe meglio se il tempo impiegato a fotografare ogni singolo istante della propria vita fosse impiegato a viverlo? Mi rendo sempre più conto che con l’era digitale sia prioritario lo sfoggiare, far passare il concetto “io c’ero coglione e tu no, crepa!”, che godersi l’oggetto stesso della fotografia. E siamo sicuri che il resto del mondo sia davvero interessato a ciò che mostriamo? Che sensazioni vuol trasmettere la foto sfocata di un piatto di spaghetti allo scoglio? Non sarebbe meglio se avessimo meno immagini da mostrare e più brividi da ricordare, da condividere con una ristretta tribù? All’era dell’overdose da immagine si contrappone quella delle emozioni e credetemi, non c’è storia!
La donna è come un asfodelo, l’uomo come un cardo selvatico; nonostante la sostanziale differenza da entrambe le piante si ottiene un ottimo miele.
Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… Ma non può contenere la primavera.
Dicono che il primo amore non si scorda mai. Io non saprei dire neppure quale e quando è stato il primo: io mi sento ancora vergine.
Il bene pubblico è interesse dell’uomo: guai se decide la donna.
L’amicizia fra due ex, per uno dei due è ancora amore.