Pagina iniziale » Michelangelo Da Pisa – Vita

Michelangelo Da Pisa – Vita

Per qualcuno sei un esempio, un errore, un ossimoro, un dono, un appetito, un rimpianto, una fantasia, un’utopia, una necessità, un’ucronia, un desiderio, un’invidia, una nostalgia. Non te ne accorgi, ma ogni giorno sei un nomade inconsapevole, errante tra i pensieri della gente.

Similar Posts

  • Silvia Nelli – Vita

    Si voltano le pagine del libro della vita. Si voltano e si scrivono cose nuove. Si evita di rileggere a volte quelle dolorose e brutte, ma non si possono cancellare. La vita conosce solo il senso in avanti e non ci da mai la possibilità di tornare indietro. Sono pochi i casi in cui si può tornare sui propri passi e correggere il percorso, ma la cosa certa è che il tempo non cancella comunque le strade sbagliate.

  • Monica Cannatella – Vita

    Ogni giorno, ogni singolo giorno della mia vita mi sono sentita dire “tu non capisci” io non capisco? La cosa più assurda che mi si poteva dire, non ho fatto altro tutta la vita! Da quando esisto ho cercato di comprendere i perché di ogni persona che mi ritrovavo accanto, i momenti no, le paure, le insicurezze, la rabbia, la loro stupida e ripetuta nevrosi a volte per cose inesistenti. Io non ho fatto altro, capire, adesso ho capito davvero cosa c’era da capire. Che la gente vuole comprensione ma non ne dà, vuole rispetto ma non riesce a rispettare, vuole amore ma non riesce a darne, vuole speranze ma lascia che le tue muoiano. Viviamo in un mondo dove ognuno prende per se ciò che serve e lascia gli altri a mani vuote, in un mondo dove gli inganni e la malvagità fanno da padroni, un grande, stupido, troppo complicato mondo di merda.

  • Cristian Marrosu – Vita

    Arrivi con impeto, senza permesso; riemergendo d’improvviso in una memoria lasciata altrove, in notti silenti di una terra annientata e fucili stanchi; quando quel fastidio nella pancia accompagnava piccole gocce di sudore freddo, e cercava i tuoi occhi, in ogni uomo che avesse barba e scarponi sporchi; eri riparo. Riparo. Perché è istinto; quella cosa, marchiata nel sangue; che ci fa dire “mamma” quando uno spasmo coglie impreparati. Mamma come Dio, o Padre come cielo; o chissà cos’altro. Una voglia di intimità con se stessi. Come la Fede; come un plaid col quale avvolgersi, quanto basta per sentirsi al sicuro; dove è sufficiente che lo sguardo fissi terra o cielo, e lasciar parlare quel che siamo; e arriva quel desiderio di carezze da mani buone, paterne, più forte di qualunque vento. E oggi lo sguardo è altrove; guarda rive bagnarsi e ne ascolta il rumore. Osserva piccole gambe che corrono e piccole mani che cercano. È vita che cresce. Mi lascio trovare; avvolgere, come quel plaid. E voglio fare un po’ di posto anche a te. Un modo come un’altro per perdonarsi; per assolverti. Tu ora sei suo; e Lei non assolve mai nessuno; ma prova ad accompagnarmi lo stesso. E tutte le volte che Vita mi guarderà e la sua mano mi cercherà, Io ti perdonerò.