Michele Acanfora – Religione
Più si è lontani dalla fede e più si è deboli nell’affrontare l’arduo cammino della vita.
Più si è lontani dalla fede e più si è deboli nell’affrontare l’arduo cammino della vita.
L’arte e la religione sono, dopo tutto, due strade attraverso le quali gli uomini fuggono dalla realtà concreta nel desiderio dell’estasi.
Se io non credo non è importante e non è nemmeno importante ciò in cui tu credi. Ma il rispetto l’uno verso l’altro sì, comunque va dato.
La religione che condivide con la musica la caratteristica di essere un mistero ancora irrisolto dovrebbe imitare quest’ultima e permettere ai suoi fedeli di aderire alle manifestazioni che non siano loro più confacenti. Il vantaggio della musica sulla religione sta nella sua capacità di sollevare e ispirare molte persone senza doversi accostare troppo alla ragione ma entrambe sono unite nel nobile scopo di innalzare l’umanità al di sopra della prosaica monotonia della vita: di portare speranza e consolazione, di trasfigurare dolore e gioia.
Prima della nascita della ragione, che è cosa recente essendo nata 2500 anni fa con la filosofia (la quale, per distinguersi dalla teologia ha sempre ragionato “come se Dio non fosse”), la religione era un tentativo di reperire dei nessi causali per difendersi dall’imprevedibile e dall’ignoto che ha sempre terrorizzato l’uomo e generato angoscia.
Nell’Islam non esistono costrizioni. Nessuno ha il diritto di obbligarvi a dire preghiere, né Dio né vostro padre. Quindi siete liberi, pensateci; la cosa fondamentale è non rubare, non mentire, non picchiare chi è debole e chi è malato, non tradire, non calunniare chi non ha fatto nulla, non maltrattare i propri genitori e soprattutto non commettere ingiustizie.
Chi sei Tu per giudicare Dio… Lui almeno ha avuto il coraggio e la forza di morire per qualcosa in cui credeva.