Michele Gentile – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Napoli è una poesia scritta dal mare e letta dalla terra.
Napoli è una poesia scritta dal mare e letta dalla terra.
Gli italiani hanno fame di pane, Berlusconi ha fame di sottane.
Siamo così abituati, noi italiani, alla religione che si manifesta in immagini dipinte o scolpite, che l’assenza del tipo di iconografia cui siamo avvezzi ci sembra sintomo di laicità. Decine di storici e di autori di testi scolastici italiani ci hanno trasmesso questa idea, e più i nostri studiosi erano laici e più tendevano a guardare con simpatia i protestanti, prendendoli, appunto, per laici. Che poi è esattamente quello che hanno sempre pensato i polemisti cattolici: fuori della Chiesa di Roma, c’è solo dell’ateismo appena appena mascherato. È così, con la mente infradiciata da questa tradizione interpretativa che, nonostante gli avvertimenti di Tocqueville, per esempio, e di Marx, ci si avvia a non capire nulla dell’America. Magari, come sta accadendo agli intellettuali italiani in questo periodo, si scopre all’improvviso che milioni di americani sono fedeli e anche fanatici, e, siccome prima non lo si sapeva, si decreta che si tratta di una novità. Se poi si tende a filosofare, allora, come s’usa in questi anni, si inventa l’ennesima nuova epoca: quella della post-secolarizzazione.
Condividiamo l’Italia.
Lascio che sia sempre la poesia a decidere per me.
L’italia sta morendo o forse è già morta. Di lei – culla d’arte e cultura – rimane, oggi, ben poco. Scheletri muti, infiniti fantasmi.
Il sistema sanitario italiano non è qualitativamente valido.