Michele Gentile – Libertà
Voglio prendermi un pezzo di questo mondo e tutte le promesse del vento.
Voglio prendermi un pezzo di questo mondo e tutte le promesse del vento.
Mi fido dei dubbi, dell’incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
Il caso presume libertà, più libertà rispetto alla necessità. Per scoprire una verità sul lavoro della casualità, si dovrebbe cercare di partire da tutte le direzioni possibili. Andando a caso per una via, in un tempo indefinito e in stato di ubriachezza o cecità, si finirà per toccare e percorrere ogni angolo, anche il più remoto, o anche chiusi in una stanza, in un tempo indefinito, senza volerlo, toccheremmo, prima o poi, ogni cosa presente. La luce e la via dei ciechi, sono nel lavoro del caso.
Per essere liberi bisogna liberare se stessi.
La follia è la patria della fantasia.
Sentite sentinelle, se vi va di continuare a leggere (o far finta di leggere) libri, libretti e libricini “in piedi” per tutte le piazze d’Italia, andate avanti e continuate a farlo fino a non saper più come sedere. Ma mi raccomando, non fate del vostro abituale silenzio cinico e provocatorio una arma “pseudo-pacifica” per soffocare la voce di chi non la pensa come voi. Non ce la farete, neanche nei vostri assurdi e chimerici sogni quotidiani.
Vivo distante dalla realtà, come fuoco lontano dall’acqua.