Michele Gentile – Stati d’Animo
Siamo fatti di visi, di storie di “fattene una ragione”, siamo fatti di ciò che perdiamo e di quello che ancora non abbiamo trovato.
Siamo fatti di visi, di storie di “fattene una ragione”, siamo fatti di ciò che perdiamo e di quello che ancora non abbiamo trovato.
Non ti posso spiegare tutti i miei minuscoli dettagli, a volte sono incomprensibili anche a me. Non ti posso spiegare alla perfezione come sono, non amo descrivermi, amo farmi conoscere. Ti posso dire che se mi trasmetti qualcosa ci sarò sia quando starai bene sia quando starai male, ti posso dire che per quanto io sia complicata non so nascondermi dietro ad altre facciate.
Essere folle? Si. Amare fino allo sfinimento? Si. Dare l’anima a chi amo? Si. Esserci sempre per le persone a cui tengo? Si. Essere cogliona? Passare da fessa? No, mi dispiace, per quello rivolgersi altrove!
A volte mi chiedo: ma sono io l’imperfetto o gli altri che sono perfetti?
Vorrei tanto capire se qualsiasi azione serva ancora a qualcosa.
Questa è la vita: un giorno un pugno nello stomaco che ti butta a terra, un giorno carezze sul viso come farfalle che ti fanno toccare il cielo con un dito.
Lacrime di cristallo cadono dai miei occhi frantumandosi e dissolvendosi nell’immenso universo che circonda il mio subconscio.
Non ti posso spiegare tutti i miei minuscoli dettagli, a volte sono incomprensibili anche a me. Non ti posso spiegare alla perfezione come sono, non amo descrivermi, amo farmi conoscere. Ti posso dire che se mi trasmetti qualcosa ci sarò sia quando starai bene sia quando starai male, ti posso dire che per quanto io sia complicata non so nascondermi dietro ad altre facciate.
Essere folle? Si. Amare fino allo sfinimento? Si. Dare l’anima a chi amo? Si. Esserci sempre per le persone a cui tengo? Si. Essere cogliona? Passare da fessa? No, mi dispiace, per quello rivolgersi altrove!
A volte mi chiedo: ma sono io l’imperfetto o gli altri che sono perfetti?
Vorrei tanto capire se qualsiasi azione serva ancora a qualcosa.
Questa è la vita: un giorno un pugno nello stomaco che ti butta a terra, un giorno carezze sul viso come farfalle che ti fanno toccare il cielo con un dito.
Lacrime di cristallo cadono dai miei occhi frantumandosi e dissolvendosi nell’immenso universo che circonda il mio subconscio.
Non ti posso spiegare tutti i miei minuscoli dettagli, a volte sono incomprensibili anche a me. Non ti posso spiegare alla perfezione come sono, non amo descrivermi, amo farmi conoscere. Ti posso dire che se mi trasmetti qualcosa ci sarò sia quando starai bene sia quando starai male, ti posso dire che per quanto io sia complicata non so nascondermi dietro ad altre facciate.
Essere folle? Si. Amare fino allo sfinimento? Si. Dare l’anima a chi amo? Si. Esserci sempre per le persone a cui tengo? Si. Essere cogliona? Passare da fessa? No, mi dispiace, per quello rivolgersi altrove!
A volte mi chiedo: ma sono io l’imperfetto o gli altri che sono perfetti?
Vorrei tanto capire se qualsiasi azione serva ancora a qualcosa.
Questa è la vita: un giorno un pugno nello stomaco che ti butta a terra, un giorno carezze sul viso come farfalle che ti fanno toccare il cielo con un dito.
Lacrime di cristallo cadono dai miei occhi frantumandosi e dissolvendosi nell’immenso universo che circonda il mio subconscio.