Michele Gentile – Stati d’Animo
Siamo fatti di visi, di storie di “fattene una ragione”, siamo fatti di ciò che perdiamo e di quello che ancora non abbiamo trovato.
Siamo fatti di visi, di storie di “fattene una ragione”, siamo fatti di ciò che perdiamo e di quello che ancora non abbiamo trovato.
Ci sono silenzi che profumano d’amore, parole che ti segnano il cuore e sentimenti che rubano l’anima.
Ci sono cose che non possono cambiare, che non si possono evitare, puoi fare di tutto per stravolgerle, ma non comandi tu. Comanda lui, sempre solo lui, il cuore!
Sono i voli improvvisi quelli che regalano le emozioni più profonde.
Le amicizie, gli amori, i sorrisi e le lacrime, tutti gli orizzonti esplorati e quelli ancora sconosciuti edificano l’unico periplo possibile in grado di farmi giungere al vespro serenamente e pienamente sazio di me.
Scissioni elettive. Li chiamo così i frammenti che saltano in aria come mine vaganti, a rischio scoppio, da quel mio me centrale che avrebbe bisogno di interezza. Proiezioni. Salti funambolici tra il trapezio del Sé e l’isoscele dell’Io. Tonalità. Crome e diesis che mi urlano dentro in sinfonie distorte e stonate. E più mi urlo, mi urlano, più m’insonorizzo e più non mi do retta. Il “no” è la mia ottava nota musicale. Mi sbatto gli occhi in faccia. Mi allontano, di schiena. C’è chi si prende le misure; io mi prendo le distanze.
Quando dico “a domani” e perché intendo “esserci ancora”. Domani per me è amore, presenza e soprattutto “coerenza” tra i fatti e le parole.