Michele Sannino – Anima
Quando l’anima ascolta l’infinito, il suo eco vive nell’infinito.
Quando l’anima ascolta l’infinito, il suo eco vive nell’infinito.
Nel silenzio dell’anima io mi ritrovo, e solo nel silenzio dell’anima, ritrovo quel che ho perso: me!
La grazia è l’eleganza dell’anima.
Tutti parlano dell’anima, ma io non l’ho mai vista.
Non sempre il viso rispecchia quello che dici con le parole.
La mente è il prolungamento tangibile dell’anima.
La tristezza è un sentimento molto difficile da spiegare con le sole parole, è un sentimento difficile da comprendere.La tristezza reale ha radici profonde. Quando questa arriva la tua anima grida disperatamente aiuto perché qualcosa dentro di te si è spezzato, allora cerchi di ripararlo pur non sapendo cosa sia, ci provi e ci riprovi all’infinito ma niente accade; allora comprendi che ti sei persa… persa nel peggiore dei luoghi in cui un essere umano possa mai arrivare a perdersi: dentro se stesso.Quando la tristezza bussa alle porte dell’anima l’unica cosa che ci resta da fare è quella di sederci ed ascoltare attentamente ciò che questa ha da dirci, perché la risposta non sta nell’ignorarla ma bensì nel comprenderla. La tristezza porta con sé un’insieme di sentimenti dolorosi: frustrazione, disperazione, angoscia… e il peggiore tra tutti: la solitudine.La solitudine è l’astrazione di noi stessi dal resto del mondo, perché ci convinciamo del fatto che nessuno è ingrado di comprenderci, che a nessuno interessa veramente ciò che ci succede, e allora ci richiudiamo in noi stessi, chiudiamo ogni accesso alla nostra anima e ci isoliamo nella totale oscurità dell’ombra rifressa della nostra solitudine.