Michele Sannino – Stati d’Animo
Vorrei volare alto dal vento della libertà lasciarmi trasportare.
Vorrei volare alto dal vento della libertà lasciarmi trasportare.
A volte cerchi qualcosa che non troverai mai perché quello che cerchi non è fuori nel mondo ma dentro di te.
Tutto quello che sento dentro adesso è solo un’enorme voglia di ricominciare. Di gridare al mondo la mia voglia di vivere e mostrare a chi ho difronte i miei sorrisi più belli.
Perdendo te, cuore mio, ho perso la strada. E sono sulla strada per ritornare dal cuor mio. Perdendo te, anima mia, ho perso la mia casa, il cuore, il tuo cuore e non mi importa, quando sono distante io ritorno da te, ritorno a casa mia.
La solitudine, la ricordo bene…È come un orrendo incubo, l’incubo di vagare in mezzo al buio infinito, senza saperne uscire… un buio in cui gli unici rumori che senti sono le tue lacrime che scivolano a terra e le risate lontane della gente… e vaghi, soffri, ma non c’è nessuno che ti aiuti, nessuno che ti tenda un piccolo raggio di luce.Poi, di colpo, senza saperne il motivo, ti svegli! Tutto diventa luminoso, senti il cuore che salta dalla gioia… con un sorriso finalmente vero ti guardi intorno per ringraziare la persona che ti ha svegliato, ma con stupore ti accorgi che da ringraziare sei solo te stesso!
Un giorno guarisce le ferite di molti anni.
Ecco dunque che il tempo mi risulta diviso in cinque. In cinque cosa? Non so. Tutto si divide in se stesso, suppongo. Se mi rimetto a voler riflettere va a finire che mi perdo il mio decesso. Devo dire che questa prospettiva ha qualcosa d’attraente. Ma sono sull’avviso. Da qualche giorno trovo qualcosa d’attraente in tutto quanto.