Michele Sannino – Tristezza
Gocce di pioggia come lacrime di ferite che non si rimargino, lacrime che cadono come la pioggia incessante e formano un lago dove si riflette i ricordi della memoria.
Gocce di pioggia come lacrime di ferite che non si rimargino, lacrime che cadono come la pioggia incessante e formano un lago dove si riflette i ricordi della memoria.
Non esiste sofferenza più grande di quella che non sai descrivere.
E qui, fra tanta ipocrisia, decido di morire prima che questa decida di uccidermi.
Non temere le tempeste della vita, c’è sempre il sole dietro le nuvole!
Non voglio molto, ma non riesco ad avere nemmeno quel poco che voglio.
Quel giorno, prima di lasciarmi per sempre, mi dicesti che mi avresti guardato dal cielo. Mi chiedo spesso se è così, se mi guardi ancora, se hai potuto conoscere tuo nipote, se hai visto i cambiamenti della mia vita. Se mi sei accanto, come avevi detto. Il cielo è troppo lontano per chi avrebbe avuto ancora tanto da dirsi, da condividere. Sappi che non mi sono mai rassegnata alla tua mancanza, ti ho lasciato andare come mi avevi chiesto, ma devi sapere che più tempo passa e più mi manchi. Niente e nessun colmerà quel vuoto che hai lasciato, ti voglio bene papà.
Alcuni pensieri sono insopportabili. Più provi ad allontanarli, più ti affollano la mente.