Michelle Cuoreribelle – Abitudine
Ti chiameranno “stronza”, dicendoti “mi hai deluso”, ma non ho mai sentito qualcuno che mi abbia detto “scusami se ti ho delusa”.
Ti chiameranno “stronza”, dicendoti “mi hai deluso”, ma non ho mai sentito qualcuno che mi abbia detto “scusami se ti ho delusa”.
La vita è una sfida, non una continua rincorsa. C’è chi perde tempo ad aspettare un Eldorado brulicante di felicità inespresse, di sogni irraggiungibili e si perde il piacere di un presente carico di spontanea meraviglia, di gesti. Perde tempo per l’amore e non ama. Ma non amando, non ama se stesso. Le parole si perdono. Si perde il loro significato. Si perde tempo. E nel perderlo, rinunciamo a qualcosa di noi che rischia di morire così, alle volte, semplicemente sul nascere. Per paura, certo. Una fottuta paura di perdere. Ma non tentare per paura di perdere, equivale a non vivere. Ci si dimentica così di vivere, e si vegeta. Buttati, ti dico.
Se Facebook chiudesse, porelli quelli che si sono inventati una vita, un’identità: si ritroverebbero a guardarsi allo specchio senza più sapere chi sono.
Io non mi sento superiore a nessuno, sono solo superiore alle bassezze di certa gente. Ignorandole vado avanti come sempre senza rimpianti, perché se è vero che tutto ha un prezzo, la mia sincerità sarà ripagata.
L’abitudine è una brutta bestia, mi sembra anche di avervelo già detto, pensate infatti che un drogato diceva sempre: “Domani smetto” e finalmente dopo aver ripetuto la fatidica frase per 15 anni, ha smesso veramente, per forza è morto.
L’abitudine è un’eterna anestesia mortale.
Quando il mescitore è sull’uscio a parlottare la mistura è avvenuta.